Vi sarà capitato moltissime volte di avvertirne l’intenso profumo durante una passeggiata in un prato incolto, soprattutto a fine estate, quando gli insettti si fanno davvero fastidiosi: sappiate allora che i suoi rametti sfregati sulla pelle o sugli indumenti aiutano a tenerli lontani.
E’ una pianta aromatica molto utilizzata in Toscana e nel Lazio: abbinata nelle ricette a base di funghi, carciofi,uova , pesce o carne, ma anche per insaporire pomodori o verdure lesse, come le zucchine. A volte viene utilizzata anche per insaporire i sughi, specialmente sulla pizza, al posto dell’origano.

Famiglia: Labiatae. Nome comune: mentuccia, meticcia romana, nepitella, nepetella.
Per le sue proprietà digestive e rinfrescanti spesso la tisana fatta con le sue foglie, fresche o essiccate, viene bevuta a fine pasto, per favorire la digestione.
Il decotto delle foglie è tradizionalmente usato anche come collutorio in caso di infiammazioni della bocca e della gola, o come tonico per il viso, magari con l’aggiunta di qualche petalo di rosa.
Una delle ricette più conosciute da realizzare con questa pianta è la PAPPA AL POMODORO:
Si fa un soffritto con un paio di spicchi d’aglio e olio extravergine d’oliva, si aggiungono un paio di rametti di mentuccia e si lascia cuocere con dei pezzetti di pane raffermo finché l’aglio non sia ben dorato. Poi si aggiunge del pomodoro (possibilmente fresco, a pezzi), quindi si ricopre il tutto con un po’ d’acqua e si aggiunge un pizzico di sale. Si lascia cuocere per una mezz’ora: La pappa è pronta!
Al prossimo appuntamento con le nostre amate “Erbacce”, con i ricordi, gli usi e le tradizioni delle nostre campagne. Utili conoscenze e saperi che vale la pena di riscoprire: le nonne lo sapevano, perché noi no???