Viene chiamato “Cerasa marina“o “albatro”, ma il suo nome scientifico è Arbutus unedo: è il Corbezzolo, pianta che appartiene alla Famiglia delle Ericaceae.

Ottima pianta mellifera, che ha la particolarità di fruttificare e fiorire nello stesso tempo, in autunno inoltrato.
Lo troviamo facilmente in tutto il territorio italiano e mediterraneo.
Alle sue foglie sono tradizionalmente attribuite molteplici proprietà antinfiammatorie:  possono essere utilizzate nelle tisane per i loro effetti benefici sul sistema nervoso e sull’intestino in caso di diarrea, ma anche per l’apparato urinario (contro le cistiti e per la prostata) ed ancora per l’apparato circolatorio. Molti studi ne confermano le proprietà. E’ sconsigliato in caso di gastrite.Possiamo preparare un ottimo aceto di corbezzoloversando una manciata di foglie e frutti freschi in un litro di aceto (io preferisco quello di mele: personalmente aggiungo anche un paio di foglie di alloro e qualche bacca di rosa canina). Lasciamoli poi macerare per circa tre settimane al buio, poi filtriamo con un colino sopra al quale avremo posto una garza.
Ottimo sulle insalate, ma anche come tonico per la nostra pelle, per eliminare macchie scure e per ridare luminosità. Ecco come procedere: Con un batuffolo di cotone imbevuto di aceto di mele picchiettiamo il viso insistendo soprattutto sui punti critici (macchie scure dovute all’acne, scottature solari etc). Attendiamo dieci minuti poi sciacquiamo con abbondante acqua tiepida.
Ripetuto per 4-5 giorni aiuta ad eliminare le cellule morte, schiarendo, levigando e tonificando visibilmente la pelle.

Vediamo ora come preparare un ottimo infuso di corbezzolo, per l’intestino, le vie urinarie ed il buon umore

Si porta ad ebollizione l’acqua e la si versa in una tazza, nella quale si saranno poste le foglie di corbezzolo sminuzzate (un cucchiaio), lasciandole in infusione per 15 – 20 minuti. E’ sempre bene coprire durante l’infusione, per evitare la dispersione di aromi e proprietà.
Trascorso il tempo d’infusione, si filtra l’infuso con un colino a rete fitta; si può dolcificare a piacere con della stevia o del miele (di corbezzolo), in alternativa io amo aggiungere all’infuso della frutta essiccata. Ha una buona azione calmante sul sistema nervoso e per questo ha effetti positivi anche sull’umore, di sicuro scalda il cuore e regala una piacevole pausa rilassante, inebriandoci di profumo.

Con il corbezzolo si preparano anche dolci, marmellate e liquori

Ecco la ricetta per la marmellata:

Prendete un kg di corbezzoli maturi, lavateli ed asciugateli, quindi, se non amate i semini, passateli con un passaverdura (ma va bene anche un colino non troppo fitto, i frutti sono morbidi e basterà schiacciarli sul fondo del colino lasciando fuoriuscire la polpa), fate cuocere per una ventina di minuti a fuoco lento dal momento in cui inizia a sobbollire; poi lo lasciate raffreddare senza porre sopra alcun coperchio, in modo che evapori tutta l’acqua. Una volta raffreddato pesate la polpa e aggiungete 350 gr di zucchero di canna grezzo per ogni Kg e la scorza di un limone. Fate cuocere a fuoco lento, mescolando spesso fino a far diventare il composto denso. Versate ancora caldo nei vasetti e chiudete. Una volta raffreddati potrete sterilizzarli facendoli bollire coperti d’acqua per 25-30 minuti.

Per il liquore avete invece bisogno di:
450 g corbezzoli ben maturi, ma integri
scorza di 1 limone
3-4 chiodi di garofano
200 g zucchero
4 dl alcol a 90 gradi
2 dl acqua

Unire all’alcol i corbezzoli, la scorza di limone, i chiodi di garofano, lo zucchero e l’acqua.
Agitare 2 volte al giorno per 2 settimane, poi lasciare ancora a macerare per 2 mesi, quindi filtrare mettendo un panno di lino in un colino, sul quale poggeremo un grosso batuffolo di cotone e quindi un altro panno di lino a coprire il tutto (questo garantirà un doppio filtraggio ed impedirà ad eventuali filetti di cotone di cadere nel liquore). Una volta filtrato potremo imbottigliare: dura per anni!

Nb: in questo blog si riportano gli usi tradizionali e popolari delle erbe, con le loro proprietà e rimedi casalinghi. In nessun caso deve essere inteso come una prescrizione “medica”. In caso di disturbi, patologie croniche ed intolleranze rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia prima di assumere qualsiasi preparato a base di erbe

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